martedì 13 novembre 2012

VIDEO - PRESENTAZIONE LIBRO "CRISTALLI DI PAROLE" 13 MARZO 2012



Una serata ricca di emozione, un felice connubio di poesia e musica, dove la lirica delle strofe, le corde dell'Arpa Celtica, il canto, vibravano insieme alla viva palpitante gioia di Grazia di esprimere in pubblico i sentimenti più intimi del cuore, dei ricordi della sua terra d'origine, per condividere con chi le era vicina, un evento che nella vita ha l'opportunità di diventare eterno, anche per le future generazioni della sua famiglia. Un dono di sè che arricchisce.
Grazie! Lucia Santini



giovedì 8 novembre 2012

MIA GIOIA


1^  PREMIO - CONCORSO DI POESIA  "SAN BARTOLO" - 2012

Mentre ringrazio la giuria 

Ringrazio il pubblico dopo il ritiro del premio

Settembre 2012 - Ritiro del 1^ PREMIO - Concorso  "POESIA SAN BARTOLO"
Durante la declamazione della poesia "Mia gioia"
- con il Presidente del  Concorso e dell'Accademia Alfieri "Dalmazio Masini" - e la scrittrice e poetessa "Tiziana Curti" -

MIA GIOIA
   
Raramente appaiono fecondi giorni
perché mi possa fasciare l’esultanza,
da quando è tempo vorticoso
tra pareti conforto non aleggia.
Mia gioia, ora è lungo il lasso
che non t’affacci alla soglia,
non avverti gemito mio
ed io peregrino afflitta.
Potresti consolarmi dal dolore
son taciturna, non colgo l’aurora
…è pena essere solitaria,
fuggo da quest’aria
che non è oasi di pace
le labbra non si schiudono al sorriso
vaga per il cielo grigio tepore
nessuna rondine
s’appresta a spiccare volo.
M’affaccio al poggio
e contemplo ridente pianura,
un sogno mi conduce
nel giardino delle favole,
con l’anima bambina
resterà incognita
la sofferenza che m’opprime.




CASA SUL MARE




CASA SUL MARE


E ne risento silenzio di quella casa
da dietro tende
che il vento più non muove

di salmastro il tetto odorava
quando fanciulli i piedi snudavamo,
ilarità le bianche nuvole sfilacciate,
manicaretti offrivano luce come sole.

Oggi non ha pupille per guardare
casa deserta affacciata sul mare,
occhi chiusi le finestre serrate
per l’arsura appassiti gerani.

Abbandonata dimora
mesta nuda e muta nella memoria…

tra pareti scorrono rivoli di pianto
fuochi spenti alle bocche d’infanti
al soffitto buie lumiere
pareti che s’incrociano
e ne fan vuote stanze.

I flutti  sberleffano la battigia
e nel far ritorno dentro al mare
trascinano il tetto
di trascorso infinito.



Grazia Finocchiaro durante la declamazione della poesia  "Casa sul Mare"
con la quale s' è aggiudicato il "Premio UIMdV per la Poesia "



                                    




domenica 28 ottobre 2012

ALLUVIONE SULLA MIA CITTA'


ALLUVIONE SULLA MIA CITTA’



Cos’è il viaggio
se poi m’imbatto                                                             
tra contorte lamiere
corrose
dal gelo d’inverno

la' dove cemento di case
si sbriciola
all’acqua scrosciante
senza fine

e a seguito
fango strappa alla vita
sorrisi d’infanti
e immelma
anime già sepolte…

Ammutolita
mi accartoccio 
nella sofferenza
che strozza
pupille lacrimanti.















martedì 11 settembre 2012

DUETTO - grafica di Giuseppe Ciccia





Giuseppe Ciccia - 1980 - "Gli amanti" - grafica

                           DUETTO


Il tuo sorriso inatteso
hai impresso 
sul mio viso,
da quattro stagioni 
indugiavo,
attorno scintillio 
di colori roventi
tra glicine 
e mandorlo fiorito

incrociavamo 
furtivamente
sguardi profondi 
e non innocenti,
i tuoi occhi glacé 
avvincevano,
di gioia il crepuscolo
ci arrotolava


indicava il varco 
boscoso sentiero,
quello più avvincente
più segreto,
la nostra pelle fremeva,
gagliardi 
nella passione affondati.
 
Su altopiano cuori ardenti,
duetto
 sostava
falò
in congiunzione anelata.

martedì 14 agosto 2012

SOLO OMBRA


SOLO OMBRA


 Mi rimbalza la luce
che al risveglio del giorno
ornava d’oro la tua chioma
e risento la fragranza dei tulipani
che per il compleanno
ti porgevo alla soglia

il tuo sorriso si smagliava
sulle tue labbra
come il rifiorire di un giardino.

Trema l’anima mia
che vuol trovarti ad ogni costo
ma rimani segreta
tra lo zampillio delle stelle,
solo il tuo sguardo adesso
vacilla nella mia memoria,
resta, se puoi, anche
se sei solo ombra.


domenica 24 giugno 2012

venerdì 18 maggio 2012

SQUARCI DI ROSA Gruppo creativo on-line - haiku e tanka - di Giuliana Ravaglia

Prefazione Prof  D. Mingarelli - ideatrice e curatrice G. Ravaglia  

AFFETTO da Manuela Minacci su "Cristalli di Parole"






Carissima Grazia,


    ho riletto oggi, con gioia,  il tuo prezioso scrigno di "cristalli", dove le parole sono acqua, fiumi, luce, vibrazioni delicate e intense; melodie d'amore, di gioia, di scoperte, profumi di speranze, emozioni di corrispondenze!


    Con purezza ed immediatezza inviti generosamente tutti a seguirti in questo affascinante viaggio purificatorio di parole-suoni, vibranti di immagini luminose ed atmosfere limpide, nella certezza di un futuro dove come "piume sorvoleremo spazi dove non esiste finestra chiusa ..."!


    Le tue parole soffiate spesso come fruscio di foglie, ti consolidano ancora di più "scrittrice dell'anima", ... balsamica purificatrice dell'anima, delle nostre anime ...


    Grazie di aver seminato, dentro di noi, queste emozioni preziose e stimolanti d'amore...


     Con affetto e stima ti abbraccio sperando di incontrarti presto
                                                                                                      Manuela Minacci




giovedì 17 maggio 2012

Da un'opera di G. Ciccia - HAIKU su tema "ATTIMO ROSSO" di G. Ravaglia

HAIKU su tema "ATTIMO ROSSO"

Opera di Giuseppe CICCIA  - a cui mi sono ispirata per la composizione dell'haiku  "ATTIMO ROSSO" 

HAIKU - Concorso on line "Onda azzurra" - indetto da Giuliana Ravaglia Haiku

Haiku  sul tema "Onda Azzurra"

Notizie dalle valli del Reno e del Setta: Un'antologia di poesie per l'Ospedale pediatrico B...

Notizie dalle valli del Reno e del Setta: Un'antologia di poesie per l'Ospedale pediatrico B...:
E’ alle stampe e sarà presto in distribuzione il libro‘Squarci di rosa’ curato da Giuliana Ravaglia(nella foto), una antologia che racchiude le poesie  di 21 autori.




Saranno stampate 370 copie che valicheranno le Alpi e gli Oceani perchè due Autori sono stranieri.
Gli eventuali utili verranno devoluti all'Ospedale Bambino Gesù di Roma.
La prefazione è del professor  Dario Mingarelli.

Giuliana Ravaglia, che risiede a Marzabotto ma è nata a Monzuno, è una ex insegnante elementare appassionata di poesia ed ella stessa poetessa,  che ha utilizzato la rete per raccontarsi.  
Giuliana spiega la sua esperienza: “Inizialmente pensavo per gioco, poi mi sono appassionata e ho cominciato a scrivere poesie. Attualmente ho pubblicato due libri: L'eco dell'alba ( 88 poesie) e Glicine d'aria ( haiku senryu tanka) Edizioni Libellula. Ho una pagina su Facebook con 925 persone che mi leggono in tutto il mondo. Ma l'esperienza più emozionate e coinvolgente è nata 4 mesi fa”, racconta, “ quando ho aperto un Gruppo, ‘Haiku tanka: Squarci di rosa’,  con l'intento di condividere l'amore per un tipo di poesia che valorizzi le sensazioni percepite nell'istante in cui si incontra la vera essenza. Essenza intesa come autenticità, naturalezza e consapevolezza del sentire. Mi sono così ritrovata di nuovo ‘maestra’, “ dice con emozione, “perchè quasi tutte le presone iscritte al gruppo ( ora 94) erano completamente all'oscuro di questa forma poetica.
Nonostante ciò ho iniziato il mio viaggio interiore insieme a persone splendide che mi hanno seguito con passione e costanza. Visto il crescente entusiasmo e i notevoli risultati ottenuti, su suggerimento di un'amica che mi ha presentato ad una casa editrice, ho pensato di pubblicare un libro. Mi sono così messa al lavoro . Ieri è arrivata la copia definitiva”, aggiunge con orgoglio, “Squarci di rosa è diventato un'antologia che racchiude le emozioni di 21 autori. Credo che un'esperienza simile possa essere , se raccontata, un esempio di positività e di ricchezza che può offrirci la rete se ben utilizzata. Un ringraziamento particolare lo voglio mandare a Fiorella Giovannelli, mia  amica su facebook, e fondatrice dell'Associazione culturale ed artistica
L@ Nuov@Mus@  di Aprilia ( Latina)”.

In questa Antologia "Squarci di Rosa" - sarò presente con mini poesie  - haiku e tanka. 

domenica 29 aprile 2012

ANNA BALSAMO - Recensione


Recensione di Anna BALSAMO  - Poetessa, Scrittrice, Critico letterario


Dal libro  “Cristalli di Parole”  - Silloge di poesie

*

Di “Cristalli di Parole” di Grazia Finocchiaro, tali sono le pulsioni di vita che contengono, mi verrebbe da scrivere, “cascate di parole”.
Poetessa di comunicazione, Grazia Finocchiaro, quindi, con questo meraviglioso mezzo che è la poesia, duttile come l’oro: vero oro alchemico, se pensiamo che ci fa conoscere persone, come Grazia, nel profondo, a cuore aperto.
L’interesse del lettore, in veste di critico, è acuito dall’intuire, già avanti, la magia del ménage che l’autrice deve equilibrare tra i propri slanci affettivi e l’accompagnarsi giornaliero alla presenza di un grande artista al suo fianco.
Nel libro si scoprono i sentimenti e le qualità della donna che alfine prorompono in quest’opera prima: Grazia compare non ombra del marito ma in tutta la sua essenza di compagna, espressa in queste poesie che certo da anni le affollavano la mente e i cassetti.
Qui il ruolo del marito non è quello del famoso artista, che tutti ammiriamo, ma quello dell’amato cui l’intatto cuore di ragazzina di Grazia corre ancora incontro eternando l’emozione dei giovani appuntamenti. E Grazia è l’amante, la sposa, la mamma delle loro figlie: quindi quieta, tacita e forte vestale di vita che, come per le matriosche – le dolci bambole russe di legno smaltato – produce altra vita che a sua volta ne riprodurrà una ancora e ancora, e che non dimentica a sua volta la memoria della propria madre.
Con queste toccanti poesie, Grazia, ci dice chi è, fiamma vivida della sua casa: ardente e tenera, umorale e serena, forte negli smarrimenti, umile e felice nelle vittorie sulle esperienze esistenziali,  santa ed eroina del quotidiano come tutte le vere donne. Combattiva per la sua buona causa. Ha costanza nella vita, è una morbida presenza e mai un’essenza: è la grande madre quando stringe le manine dei pargoletti delle sue figlie.
Ecco cosa ci hanno rivelato le sue poesie coltivate dentro negli anni, esposte ora nella fioritura di questa raccolta: ci auguriamo ne tragga ancora tante altre dalla sua calda fierezza, dalla sua nostalgia per il Sud "lasciato" (che pure di continuo le canta nel sangue); è quella che si affaccia nella icona di copertina con tutto il pathos che suo marito le ha riconosciuto e che lei, con altrettanta bravura, con questi versi ha trasmesso.

                                       Anna Balsamo

RANZI Silvia - Recensione su "Cristalli di Parole"


RACCOLTA POETICA  di Grazia FINOCCHIARO

“CRISTALLI di PAROLE” – Carta e Penna Editore – Collana Lo Scrigno dei versi – Gennaio 2011

In copertina: Gouache dell’artista Giuseppe Ciccia.
Seguono all’interno della Raccolta altre due grafiche a corredo delle liriche raggruppate in due sottounità semantiche nella quinta scenica ad ampio respiro, dal titolo “Da ogni sorgere del sole”, nell’avvicendarsi simbolico delle frasi in cui nasce il giorno: l’Aurora e l’Alba.

Una vibrante tensione etica e relazionale percorre la Raccolta lirica di Grazia Finocchiaro in equilibrio tra reale ed ideale, tra prassi e desiderio  di cambiamento, anelito ed auspicio.
Le emozioni sono delicatamente espresse per diventare occasione di uno scandaglio interiore che ricerca la relazione interpersonale per distillare attimi di saggezza nella dimensione del quotidiano, in forza di un’ordinarietà intensamente assunta e vivificata attraverso l’azione trasfigurante e rigenerante del ricordo.
Nel verseggiare libero si avverte la necessità  di autocomprendersi  per sanare e far trasparire le contrarietà dei vissuti, dimostrando empatia realistica e spirituale nel ritrarre condizioni di precarietà umana  nelle liriche “L’Alcolista” ed “Anorresia” o nell’affrontare questioni di bioetica dal toccante lirismo in “Intreccio delle ciglia”.
E’ invocata la presenza calda e vivida del sole che, nelle atmosfere rifrangenti dell’aurora e nell’azione diafana dell’alba, rischiari e sciolga i nodi dell’esistenza per vincere le nebbie dell’incomunicabilità e dell’ipocrisia, fughi le tenebre della divisione per rischiarare nuovi orizzonti a restituire speranza alla fragilità peregrina dell’esistere:
per quell’erta ogni giorno m’incammino
a tirare il passo fatico

Per te/ diverrò ladra di raggi di sole/per annientare le tenebre

…sorgerà luminosa l’alba, diverrai
giardino di sole

L’esperienza gratificante dell’eros sponsale e materno si dispiega incontrastato a misurare le ragioni del vivere nella sublimazione dell’unione tra personalità a confronto, nell’irriducibile tenerezza degli affetti da alimentare nelle incessanti trasformazioni del rapportarsi di coppia, nel forte legame tra madre e figli, nella tenerezza vicendevole tra nonna e nipote.
Adesso qualcosa fugge
ma non l’amore che mi distrugge
palpita e mi consola
mai mi lascia sola

Processo di autocoscienza che non può esimersi dall’innalzare il canto per le proprie origini: la Terra di Sicilia evocata attraverso scenari che profumano di Zagara, si intridono di salsedine, si dilatano nell’azione persistente del vento, rumoreggiano al rinfrangersi dei flutti.
La soavità lessicale si dilata in particolar modo nel cercare analogie e suscitare multisensorialità con il mondo biologico e floreale per catturare assonanze profonde.
La costruzione sintattica e lessicale diviene più sofisticata nella seconda sequenza di liriche in cui la disamina si fa articolata nella pluralità delle circostanze introspettive che affiorano, bloccate dalla moviola poetica, nel crogiolo dei pensieri.
E la carezza si perde / la parola non va più a segno / memoria il tenero gesto /
Le incomprensioni si ricompongono nella simbiosi tra natura e benessere:
bell’estate contornata / da infinite efflorescenze / di splendore traboccante / indori l’aria cristallina / la terra riporti opulenta /
Per alternarsi a squarci riflessivi su drammi umanitari, facendo ricalibrare la coscienza  poetica sulla bilancia dei valori sociali da soppesare, abbracciando le cause della solidarietà, nella consapevolezza di quanto ci sia ancora da testimoniare nell’operare:
disseminerò con grosse torce / luce d’amicizia / dove ammutolita l’umanità /
dentro proprie ossa resta /
La ricerca di purezza, nel detergere lo sguardo sul reale, alla ricerca di un candore originario trapela dalla felice sintesi del titolo “Cristalli di parole” che la poetessa ha scelto con originalità, affermando piena consonanza con le testuali parole del poeta francese Pierre Reverdy: “Le poesie sono cristalli che sedimentano dopo l’effervescente contatto dello spirito con la realtà”, a voler sottolineare il solidificarsi di folgorazioni vissute nella trasparenza prismatica di un cristallo, evocando la poliedricità di brandelli di verità acquisite.

                                                                                              Silvia Ranzi
Firenze, febbraio 2012




La Raccolta Poetica è stata l’assegnazione del 1° Premio – sezione Poesia – della VII^ Edizione “Premio letterario internazionale Prader-Willi” del 2010 - Torino

mercoledì 28 marzo 2012


CASETTA AGRESTE



Tra girasoli immersa
appari impasto d’argilla,
casetta agreste
sei richiamo
a voli senza nido.

Le tue finestre ammirano
l’esteso campo dorato
e appari come emanare
spensieratezza. 

Casetta agreste
ti scruto dal mio viaggio
e tu mi rendi lieve…
con la tua parola
che mi sembra d’udire.

Mentre fluisce il cammino
lo sguardo volgo indietro,
è come prenderti per mano
e nel mio viaggiare
m'avvolgi del tuo tepore.

domenica 4 marzo 2012

PRESENTAZIONE LIBRO "CRISTALLI DI PAROLE" - Locandina





SOCIETA’ DELLE BELLE ARTI - CIRCOLO DEGLI ARTISTI
“CASA DI DANTE

GRAZIA FINOCCHIARO
 “Cristalli di Parole”
poesie

martedì 13 marzo 2012 ore 17

Via S Margherita,1 Firenze-Tel. 055.218402  www.circolodegliartisticasadidante.com


LUCIO DALLA - LE RONDINI


Vorrei entrare dentro i fili di una radio
E volare sopra i tetti delle città
Incontrare le espressioni dialettali
Mescolarmi con l’odore del caffè
Fermarmi sul naso dei vecchi mentre Leggono i giornali
E con la polvere dei sogni volare e volare
Al fresco delle stelle,, anche più in là

Coro :
Sogni, tu sogni nel mare dei sogni.

Vorrei girare il cielo come le rondini

E ogni tanto fermarmi qua e là
Aver il nido sotto i tetti al fresco dei portici

E come loro quando è la sera chiudere gli occhi con semplicità.

Vorrei seguire ogni battito del mio cuore

Per capire cosa succede dentro
e cos’è che lo muove

Da dove viene ogni tanto questo strano dolore
Vorrei capire insomma che cos’è l’amore
Dov’è che si prende, dov’è che si dà

Coro :
Sogni, tu sogni nel cielo dei sogni

martedì 10 gennaio 2012





PENSIERO ASSORTO




Sguardo discreto
elegante sorride.
Donna d'amore
tra fili di ricordi.


g. finocchiaro
                                            
























G. Ciccia - "Pensiero assorto" -  disegno a grafite - 1981

Angioletto