lunedì 17 aprile 2017

NELLA VALIGIA LA MIA ISOLA

 
NELLA VALIGIA LA MIA ISOLA


 Colmai valigia d'acqua di mare
fragrante di zagare e limoni,
mi trepidò l'animo come bambina
quando sciolsi l'intreccio
dalle mani di madre
 la pelle saturai di solleone
i passi amalgamai di salsedine
perché il ricordo
non solo nudo ricordo fosse.


 Ingoiai bocconi di vento
- ossigeno di ristoro -
alle mie spalle si poggiò
il sole, fedele guida perenne
per tutti i miei giorni,
raccolsi una manciata
di respiri mattutini
- lievito per il mio vivere -
nelle tasche sole e grano
per irraggiare il mio cammino.


 D'acqua mi rinfrescai la gola
alla sorgente che sgorga
ancora, come nelle notti
che mi custodiva il sonno
nella casa atavica lì vicino.

 Uno sguardo
dall'oblò della memoria,
dello zampillare
scintille d'argento

sono limpide parole.


Primo premio "Città di Massa" 2016 
 


.2016 - PREMIO CITTA' DI MASSA  -
 
 






  

Dall'Azzurro d'Incanto - silloge 2017 poesie




DALL'AZZURRO D'INCANTO

Dopo tanto incerto andare
mi fermai lungo filari
di ginestre
in lieto rigoglire,
in linguaggio di luce
rincuoravano
ramoscelli inermi
selve in ombra.
Il tacito crescere del giorno
lambiva l’assopimento
di luna e stelle
fasciava
giardini d’aprile.
Dall'azzurro d'incanto
di vigore s’inebriò
il mio vivere,
da cielo e mare
immenso blu infinito,
stille di gioia
mi sommersero di canto,
a te che d'un sorriso
allietasti il mio cuore
di luce d'incanto
colmai i tuoi occhi.

ERA GENNAIO
 
 
impetuosamente ti destava
quell'immensa pulsazione
all'unisono,
alta era la marea
e dall'acque m'esternavo,
nei pugni chiusi
la speranza racchiusa,
i miei occhi all'universo,
tu, mia sorgente prodiga
mi spianavi il cammino
della vita, i primi passi
dal tuo cuore.
Tripudio tutt'attorno
e scaldini sul mio corpo
- alquanto gelido era gennaio -
tanto pure mi scaldava
il bianco di latte sulle labbra
 
non ricordi che tremavo...
 
La tua carezza era lieve
e affievoliva il mio pianto
percepivo l'amore
dalle tue braccia possenti.








 
 

Angioletto