martedì 17 febbraio 2015

DOLCEMENTE con commento di A. Giglio


All’approdare del giorno

quando t’accosti

e stringi la mia mano

sotto il danzare del sole

è armonia tra quiete e alito,

scriviamo fiumi di parole

nell’immensità,

s’abbracciano le pupille

possente battito è nel petto.

Emozione irrefrenabile,

leggeri ci accostiamo in volo,

s’allargano i miei capelli al vento

s’apre la tua giacca al cuore.

Senti questo soave suono

che d'albore ci veste?

Scorgi il campo di grano

che matura sotto l’astro?

E’ messaggio d’amore

che ci unisce senza stupore

che ci prende

senza smarrimento

quando l’anima

snudiamo dolcemente.

* graziafinocchiaro



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Alfredo Giglio

3 ottobre 2012

DOLCEMENTE di Grazia Finocchiaro
Leggendo qua e là racconti, liriche e quant’altro m’è capitato di leggere negli ultimi giorni, mi sono soffermato su una poesia molto bella, in cui affiora, lieve come una carezza, un ricordo d’amore, come se l’Autrice ne volesse dipingere i contorni in una scena dolcissima, che accosta, con felice analogia, all’aurora, al sorgere cioè di un nuovo giorno.
L’Autrice è Grazia Finocchiaro ed il titolo DOLCEMENTE è in perfetta sintonia con l’armonia dei versi, che non sono gridati, non esprimono rabbia o dolore: sono parole quasi sussurrate, versi che giungono direttamente al cuore, perché spontanei e parlano d’amore.
La Poetessa immagina che l’avvento del dì che sorge, accomuni due anime in un sereno abbraccio d’amore e ne descrive, con estrema delicatezza, i vari momenti.
Quando il giorno arriva, lei usa, con poetica sensibilità, la parola approda, che fa pensare all’approdare di una nave, tanto attesa dopo lungo viaggio, come il giorno è gioiosamente atteso, dopo la lunga notte e ti avvicini alla persona amata, prendendole dolcemente la mano, sotto la danza del sole che sorge e s’innalza nel cielo, allora si crea l’armonia tra la quiete dell’anima e l’ansimare della nascente passione, mentre si scrivono e si sussurrano fiumi di parole nell’immensità del Creato. Immagine soave e dolce, che ci dà l’idea della grandezza del sentimento. Gli sguardi, vogliosi di ritrovarsi, s’incrociano, si cercano, si abbracciano, mentre nel petto s’avverte possente il battito del cuore.
Siamo pervasi da un’emozione che non si può frenare, che non si può nascondere, mentre ci sentiamo leggeri, come farfalle librate in volo: lei con i fluenti capelli scarmigliati al vento e lui con la giacca aperta, quasi a mostrare il suo cuore innamorato.
Continua la Poetessa, con un’altra immagine dal sapore sempre dolce e dice, rivolta al suo amore: senti questo suono soave che ci ammanta d’albore? Che ci fa sentire come rinati, come rinasce l’alba, all’inizio di un nuovo giorno? Quanta musicalità troviamo in quell’albore ed in tutti i versi della lirica.
Riesci a scorgere quel campo di grano, che matura sotto il sole? Loro, che si sentono in volo, vedono dall’alto, tutta la natura sottostante, nel suo vero splendore. Paesaggio tipico della terra del Sud, nei meriggi affocati dal sole di giugno, che indora un mare di grano maturo, simbolo di quel duro lavoro, che rende nobile quell’antica terra, che la Poetessa non ha mai smesso di amare. E conclude: E’ questo un messaggio d’amore, che ci unisce, senza stupirci e senza farci prendere da un senso di smarrimento, proprio, quando mettiamo a nudo la nostra anima, con estrema dolcezza.
L’arte della
Finocchiaro si coglie tutta in un lirismo pacato, che affascina e penetra nell’intimo, regalando una serenità sconosciuta all’anima affranta ed emozionata.
Bello ed interessante sarebbe leggere l’intera silloge, per cogliere tutto l’afflato lirico, che unisce e vivifica il sentire di un’artista così singolare.

Alfredo Giglio  

A Alfredo Giglio e Ezio Scaramuzzino piace questo elemento

 









 



Angioletto