SOLIDARIETA’ (Venezuela)
Fuggirò tra sconsolate stelle
che a guardare meste stanno
terra di pane e acqua spoglia.
Disseminerò con grosse torce
luce di amicizia
dove ammutolita l’umanità
dentro proprie ossa resta.
Salperò l’oceano con ingente nave
colma di abbracci e sorrisi
sulle spalle farò carico d’amore
da bere porgerò con le mani
braccia porteranno mattoni.
All’apparenza di un bimbo
il cuore verrà morso di sofferenza
staranno i miei occhi in trepidazione
che all’istante si potrebbe
spezzare la sua magrezza.
Un vagone colmerò di cemento
finché le case non siano
di fango e legno
e di lamiere non sia il tetto.
Una cesta di viveri
ad una gravida vorrò portare
perché sia partorito
un figlio ben nutrito.
Se il petrolio canta abbondanza,
che domani possano i pozzi
elargire quantità d’acqua immensa
che i disidratati dissetarsi potranno.
Seme speciale vorrò seminare
così che i campi diverranno
ricchezza di grano
per un popolo intero sfamare.
Fuggirò tra sconsolate stelle
che a guardare meste stanno
terra di pane e acqua spoglia.
Disseminerò con grosse torce
luce di amicizia
dove ammutolita l’umanità
dentro proprie ossa resta.
Salperò l’oceano con ingente nave
colma di abbracci e sorrisi
sulle spalle farò carico d’amore
da bere porgerò con le mani
braccia porteranno mattoni.
All’apparenza di un bimbo
il cuore verrà morso di sofferenza
staranno i miei occhi in trepidazione
che all’istante si potrebbe
spezzare la sua magrezza.
Un vagone colmerò di cemento
finché le case non siano
di fango e legno
e di lamiere non sia il tetto.
Una cesta di viveri
ad una gravida vorrò portare
perché sia partorito
un figlio ben nutrito.
Se il petrolio canta abbondanza,
che domani possano i pozzi
elargire quantità d’acqua immensa
che i disidratati dissetarsi potranno.
Seme speciale vorrò seminare
così che i campi diverranno
ricchezza di grano
per un popolo intero sfamare.
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