FUGA DI DESIDERIO
Musica lenta irrompeva
nella penombra della stanza
il the a sorseggiarlo caldo,
nulla disuniva il nostro sogno.
La presenza, silenziosa,
nelle nostre pupille intense parole,
l’abbraccio languiva d’attesa.
Dalla semichiusa finestra
l’aria d’estate colorava quella stanza
le pareti bianche scaldava.
Era musica che suonava
e non finiva,
sembrava attendere
che le nostre labbra si unissero.
Non fu,
ma non declinò il sole d’estate,
l’aria era estasi…
il the sorseggiavamo…
una leggera carezza tra le mani.
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